Ciao ragazze, eccoci tornate sul blog per trattare un nuovo interessante argomento adatto proprio alla stagione a cui ci stiamo avvicinando: gli autoabbronzanti.

Sono certa che nella vostra vita tutte voi ne avete fatto uso almeno una volta per migliorare la tintarella al mare, e adesso è esattamente il momento giusto per iniziare a dosarne nuovamente qualche goccina sul viso, per togliere il pallore e regalare all’incarnato un effetto sano e dal colorito leggermente dorato.

Come per qualsiasi cosmetico, anche la classe degli autoabbronzanti si è evoluta nel tempo e ormai è difficile imbattersi in prodotti che danno un effetto estetico sgradevole o a macchie, tuttavia è sempre buona regola utilizzare le giuste accortezze, che adesso vi spiegherò.

Andiamo però per ordine e iniziamo a capire di cosa si tratta.

Cos’è e quando è nato?

Per tornare alle origini dell’autoabbronzante occorre fare un grande passo indietro nel tempo, nel lontano 1920: in quegli anni è stato infatti scoperto quasi casualmente – come avvenne per molti altri prodotti o ingredienti cosmetici che oggi utilizziamo quotidianamente -, mentre alcuni studiosi stavano sperimentando un dolcificante per i soggetti diabetici.

L’elemento protagonista è il diidrossiacetone (DHA) che notarono dare alla cute un colore scuro e duraturo, che non si eliminava strofinando, ne a contatto con l’acqua.

Per arrivare al cosmetico autoabbronzante di oggi sono serviti anni ed anni di studi e perfezionamenti, ma tutto si deve a quella scoperta inattesa. Attualmente conosciamo tutti molto bene questo prodotto come l’alleato estivo che ci aiuta ad enfatizzare l’abbronzatura senza necessariamente avere un’esposizione prolungata al sole, in modo pratico e veloce.

Il meccanismo che sta alla base del suo funzionamento è sintetizzabile in modo molto semplice: il DHA presente nell’autoabbronzante, si lega alle cellule di cheratina della nostra pelle, dando così origine ad un cambiamento di colore che permette di ottenere un effetto molto simile a quello della tipica tintarella estiva.

Nonostante i molteplici allarmismi diffusi nel tempo su questo meraviglioso cosmetico, posso rassicurarvi dicendo che non ha particolari controindicazioni, non è dannoso per la salute ed è adatto a tutte le tipologie di pelle.

Quello però che è importante sapere, riguarda il corretto metodo di applicazione e utilizzo.

Come utilizzare al meglio l’autoabbronzante

Il primo consiglio che mi sento di darvi, riguarda la preparazione della cute: prima dell’applicazione fate uno scrub su tutto il corpo o sull’area che intendete trattare con l’autoabbronzante, così da eliminare le cellule morte e rendere migliore il risultato finale.

Per quanto riguarda il formato, prediligete autoabbronzanti spray, a mio avviso più pratici da nebulizzare su viso e corpo per avere un effetto omogeneo. Se avete intenzione di applicare il cosmetico su tutta la superficie corporea, fatevi aiutare da qualcuno per evitare di avere chiazze bianche non raggiunte dallo spray.

Per l’impiego, preferite la fase serale, così durante la notte il prodotto si ossiderà sulla pelle, regalandovi al mattino un colorito naturalmente abbronzato. Per questo passaggio è necessario che abbiate il vostro cosmetico di fiducia già ben testato: non deve infatti macchiare altrimenti rischiereste di rovinare la biancheria!

Se ancora non avete identificato un’autoabbronzante gradevole, provate a richiedere qualche campioncino in profumeria, dall’estetista o in farmacia, e mettete alla prova le performance di ognuno. Questo è il modo migliore per evitare di sprecare soldi in prodotti poco piacevoli, che rimarrebbero chiusi in un cassetto!

Il colore dell’autoabbronzante si può stratificare, ma vi suggerisco di non esagerare altrimenti il risultato sarà molto innaturale; una volta raggiunta la tintarella ideale, lasciate che l’effetto svanisca gradualmente.

Prima di iniziare un nuovo ciclo, fate una pausa di almeno 10 giorni ed effettuate ancora un peeling o scrub corpo.

La protezione solare

Gli autoabbronzanti spesso sono dotati di un fattore di protezione molto basso o ne sono completamente privi. Dovete sempre tenere a mente che esporvi al sole senza crema protettiva comporta grandissimi rischi per la pelle, sia a livello estetico che medico.

Sfatiamo il mito che utilizzando la crema solare non ci si abbronza: è esattamente il contrario! Si ottiene un’abbronzatura più omogenea, duratura e sana.

Anche quando applicate l’autoabbronzante, è importantissimo proteggere la pelle con un prodotto solare apposito. Che sia spray, crema, gel o in gocce poco importa.

Spero che questo approfondimento vi sia piaciuto, vi aspetto al prossimo post!

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Isa.

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